• IL SENTIERO DEI CARRICINI

GOLE DI PENNADOMO

La spettacolare gola del fiume San Leo che si trova alle pendici di Torricella Peligna è una delle tappe più suggestive del territorio. All’interno imponenti strati di rocce, risalenti a milioni di anni fa, originariamente orizzontali e oggi posti in maniera verticale, sono la prova della straordinaria forza della natura. Il fiume San Leo ha dilavato nel corso del tempo gli strati più morbidi delle rocce, mettendone a nudo la stratificazione e le diverse colorazioni. Nella parte finale della forra si trova la cascata, incorniciata in un incredibile “quadro” di roccia.

SIC PENNADOMO E TORRICELLA PELIGNA

Il Sito d’Interesse Comunitario Gole di Pennadomo e Torricella Peligna ricopre una superficie di 269 ettari (120 ettari nel Comune di Pennadomo e 149 ettari nel Comune di Torricella Peligna).
L’area è contraddistinta dalla presenza delle cosiddette Penne, imponenti pareti rocciose verticali di natura carbonatica attorno alle quali si concentrano diversi rapaci come l'elegante Nibbio reale, il Falco pellegrino e il Lanario.
La vegetazione si caratterizza per la presenza di piante termofile e tipiche del bacino del Mediterraneo.

Elenco habitat e specie da Formulario

  • Fiumi mediterranei a flusso permanente con vegetazione dell’alleanza Paspalo-Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba
  • Formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli
  • Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea
  • Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica
  • Boschi orientali di quercia bianca
  • Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia

Uccelli

  • Barbus plebejus
  • Caprimulgus europaeus
  • Elaphe quatuorlineata
  • Falco peregrinus
  • Lanius collurio
  • Milvus milvus
  • Rhinolophus ferrumequinum
  • Tichodroma muraria

Altre specie importanti di flora e fauna

  • Aurinia sinuata
  • Cinclus cinclus
  • Columba livia
  • Coronilla valentina
  • Festuca drymeia
  • Lanius senator
  • Monticola solitarius
  • Ophrys crabronifera
  • Potamon fluviatile
  • Ptyonoprogne rupestris
  • Rana italica

FIUME SAN LEO

Il San Leo è un corso d'acqua a carattere prevalentemente torrentizio. Prima di confluire nel Lago di Bomba, riceve le acque di un altro bacino solcato dal torrente Caroccia.

Durante lo scioglimento delle nevi o nei periodi particolarmente piovosi, viene alimentato da una rilevante quantità di acqua che forma cascate, pozze temporanee e catini: spettacolari formazioni rocciose di forma circolare e concave generati dalla forza di erosione delle acque sottoposte a un regime vorticoso.

Un tempo, quando nella zona era diffusa la pastorizia, i catini erano utilizzati per il lavaggio delle pecore prima della tosatura per la produzione della lana.

FONTE DI SANT’AGATA

La Fonte delle Sese, conosciuta anche come Fonte di Sant’Agata (martirizzata con il taglio del seno) si trova a Colle Zingaro nelle immediate vicinanze del tratturo e della Chiesa di Sant'Agata.

In passato questa fonte, che risalirebbe XIX secolo, era assiduamente frequentata dalle madri della zona perché si riteneva che l’acqua favorisse e accrescesse la secrezione lattea nelle puerpere.

Le donne del posto erano solite bagnarsi i seni con l’acqua e fare offerte votive, lanciando pezzi di pane nell’acqua.

FONTE NUOVA

La si incontra lungo la Strada Provinciale Peligna, ed è costituita da un fontanile e un abbeveratoio.

Realizzata alla fine dell'Ottocento, utilizzando acqua proveniente da una sorgente naturale sotto le pendici del Colle dell’Irco. La fonte è stata restaurata dalla Pro Acli nel 1951.

Punti d'interesse del sentiero

Mappa

Info Escursioni

Majella travel: Tel: 3204412830 - Email: paolo.grana.1993@gmail.com
aMonte: Tel: 3491360557 - Email: associazione.amonte@gmail.com

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